Contro la disinformazione

Aderisco volentieri all’appello di Dario Bressanini sul suo blog (Scienza in cucina) che è un po’ fuori argomento rispetto al titolo del blog ma quando ci vuole ci vuole. Se la disinformazione riguardasse solo gli OGM, forse non sarebbe un dramma ma è pratica sempre più diffusa. Il caso in questione riguarda una causa giudiziaria fra un contadino di nome Schmeiser e il gigante statunitense Monsanto. In genere ci si ritrova facilmente a parteggiare per il piccolo che combatte contro i giganti senza alcuna speranza ma in questo caso la posizione del contadino è palesemente indifendibile. Marco Travaglio parlerebbe di scomparsa dei fatti ed è proprio vero, togliendo i fatti e facendo leva solo su ideologia e campagne mediatiche ci si ritrova in situazioni aberranti come questo personaggio pronto a parlare in un’università italiana.

Leggendo il blog citato in precedenza, a parte che gli argomenti trattati sono inusuali ed interessanti, più volte ho scoperto di avere numerosi preconcetti ed è cosa sana distruggerli e sviluppare la capacitò di guardare alcune cose da un altro punto di vista.

Non ho mica capito

Forse c’è qualcosa che non riesco ad afferrare ma io non avevo mica capito che il Presidente del Consiglio è legittimato a fare quello che gli pare, eppure è esattamente l’impressione che ho avuto oggi quando ho letto la notizia a proposito della firma fra Berlusconi e Sarkozy. Lui prende e firma un accordo su qualcosa che prima di tutto mi risulta non sia stata autorizzata effettivamente da nessuno e soprattutto con il parere contrario ancora valido della maggioranza degli italiani espresso con un referendum. La mia ingenua domanda è: non sarebbe più economico investire una parte dei miliardi di € necessari per costruire 4 centrali termonucleari (immagino una decina o giù di lì) per installare centinaia di migliaia di pannelli solari termici risparmiando un’enorme quantità di energia elettrica e gas e creando migliaia di posti di lavoro? Invece che posare la prima pietra nel 2010, per quella data potrebbero essercene migliaia già in funzione.

Fanatici ambientalisti

Non sopporto essere marchiato con facili etichette: qualche anno fa si parlava dei valsusini come gente che ha solo tempo da perdere a manifestare, ora per Berlusconi siamo diventati “fanatici ambientalisti”, qui di seguito quanto ha riportato a “Le Figaro” a proposito del TAV:

Abbiamo riaperto tanti cantieri chiusi dal precedente governo, tenuto sotto ricatto dal fanatismo ambientalista

Forse dimentica che è passato più di un governo sotto i ponti… il suo compreso.

La neve o le nevi

Quest’anno mi son fatto contagiare dalla moda delle racchette da neve o, come si usa dire ora, usando un termine dialetta, ciaspole. Ho qualche dubbio che sia proprio una moda perché sono due volte di fila che che trovo percorsi intonsi, al massimo qualche vecchia traccia antecedente l’ultima nevicata. Trovo stupendo camminare con l’impressione di essere il primo a percorrere quei sentieri, anche se so che non è così. Gli unici rumori che sento sono quelli che produco io e la neve che ogni tanto cade dagli alberi o scivola nel ruscello. Tutto intorno, il bianco sotto della neve ed il blu sopra del cielo.  Camminandoci sopra mi rendo conto che è facile dire neve ma che sono tante nevi diverse accomunate solo dal colore bianco e dall’essere costituire da acqua gelata con dell’aria in mezzo. In certi tratti si cammina senza affondare minimamente con solo le punte d’acciaio fanno presa, poco più avanti si trova una sottile crosta che si rompe sotto i miei passi e poi fra i rami degli alberi si affonda nonostante le racchette. Anche il rumore cambia, da un piccolo fruscio al crack della crosta ghiacciata fino a quel rumore sordo che produce quando la si schiaccia sotto le suole. Dopo un po’ imparo a prevedere cosa si presenterà sotto i miei piedi semplicemente osservandola ed adeguando il mio percorso di conseguenza ma non sempre ci azzecco… mai fidarsi troppo. Col tempo imparerò a distinguere le sfumature? Ci provo…

Censura

Ho scoperto l’esistenza di questa cosa che va sotto il nome di Emendamento D’Alia (allegato al c.d. “pacchetto sicurezza” proprio un bel pacchetto…

«Art. 50-bis. Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet:

  1. Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet, il Ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.
  2. Il Ministro dell’interno si avvale, per gli accertamenti finalizzati all’adozione del decreto di cui al comma 1, della polizia postale e delle comunicazioni. Avverso il provvedimento di interruzione è ammesso ricorso all’autorità giudiziaria. Il provvedimento di cui al comma 1 è revocato in ogni momento quando vengano meno i presupposti indicati nel medesimo comma.
  3. I fornitori dei servizi di connettività alla rete internet, per l’effetto del decreto di cui al comma 1, devono provvedere ad eseguire l’attività di filtraggio imposta entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000, alla cui irrogazione provvede il Ministro dell’interno con proprio provvedimento.
  4. Entro 60 giorni dalla pubblicazione della presente legge il Ministro dell’interno, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con quello della pubblica amministrazione e innovazione, individua e definisce i requisiti tecnici degli strumenti di filtraggio di cui al comma 1, con le relative soluzioni tecnologiche. 5. Al quarto comma dell’articolo 266 del codice penale, il numero 1) è così sostituito: “col mezzo della stampa, in via telematica sulla rete internet, o con altro mezzo di propaganda”.

Nonostante sia scritto in “burocratese”, anche ad un ignorante come me in questo campo, incute un certo disagio… Praticamente c’è scritto che il governo può imporre ai provider il filtraggio in caso di contenuti che violano certe leggi… Mi sorgono spontanee un bel po’ di questioni:

  1. son certo che esista la possibilità da parte della polizia postale di indagare su chi commette questo tipo di reati e quindi di eliminare il problema alla radice assicurando alla Giustizia chi il reato l’ha commesso o se ne è fatto complice…
  2. non mi sembra assolutamente il caso che il governo (potere esecutivo) si arroghi la possibilità di sostituirsi al potere giudiziario, per quello che ho imparato in educazione civica tanti anni fa, queste sono le basi di un paese democratico
  3. mi puzza tanto di aprire una possibilità di censura neanche molto celata…

Se nei prossimi tempi non si riuscirà ad accedere a Facebook o a WordPress… potrebbe essere un problema tecnico o forse no.

Quanti sono?

In questi mesi di crisi economica naturalmente si confermano gli spauracchi del fenomeno della CIG (cassa integrazione guadagni) e sono numeri imponenti ma ho il forte dubbio che l’esercito di chi lavora con contratti a progetto, lavoro interinale e similare non sia assolutamente conteggiato. Con questi contratti non si viene licenziati, semplicemente il contratto che dura giusto qualche mese non è rinnovato. Ora son circa tre mesi che la crisi economica si è fatta evidente per cui moltissimi contratti già non sono stati rinnovati. Chi è in cassa integrazione riceve una parte dello stipendio, gli altri zero e pari contano nelle statistiche ma temo che facciano sì che si dica che la crisi in Italia è meno peggio che altrove…

Il vermiglio pianeta

Io non ci sto, sono veramente stufo di ascoltare le farneticazioni di un novello Bonaparte che va a definire la nostra Costituzione come qualcosa di antiquato e filosovietico solo perché contiene dei principi fondamentali che non gli garbano e perché gli impedisce di togliere di mezzo il presidente della Repubblica e prendere il suo posto.

Stasera vorrei rifugiarmi su Marte, il pianeta rosso per eccellenza, sperando che il colore gli ricordi qualcosa che tanto teme e se ne tenga alla larga. Magari anche una Ferrari ottiene lo stesso effetto?

Una crisi coi fiocchi

Stasera ho sentito a “Che tempo che fa” un bel concetto espresso da Luca Mercalli: egli sostiene che durante la prossima nevicata si potrebbe capire se siamo veramente in crisi o meno, se dopo che il cielo avrà depositato qualche centimetro di neve gli Italiani saranno ancora tutti a lamentarsi e nessuno prenderà una pala per ripulire qualche metro di marciapiede davanti alla porta di casa (e magari aiutare chi è in difficoltà a farlo) allora la crisi sarà ancora lunga.