Sassi nello spazio

Vi sono delle rocce scure alla deriva negli spazi siderali vecchi chissà da quanto, provenienti chissà da dove che ad un certo punto incocciano nella Terra e si trasformano per pochi secondi in luminosi punti che attraversano il cielo. Pare che sia utile esprimere un desiderio quando capita di vederne uno. Controindicazioni non ne vedo.

Girare per miliardi di anni per poi bruciare in pochi secondi… non so se è una cosa bella o brutta.

Offese

Temo che le FS si siano offese perché, almeno momentaneamente, dopo 3 lustri cesserò di essere un loro cliente abituale… stamani ben 30 minuti di attesa per un viaggio di 28 minuti.

Ancora due

Oggi e domani… e poi cambio porto. Lavoro, ditta, città, abitudini, colleghi. Finora, ovunque son andato, mi è capitato di trovare qualcuno che in seguito mi è dispiaciuto vedere molto più di rado. Non so se è questione di fortuna o di attitudine.

Non sono come i marinai. Nel sommergibile continuo a stipare cose, la maggior parte non sono state esposte e probabilmente mai lo saranno. Il colore esterno continua ad essere grigio opaco mimetico, tanto da dentro non si vede.

Levare l’ancora

Anche se ne sto usando uno, non sono certo che i sommergibili abbiano l’ancora ma in fondo sono battelli con una libertà in più. Questo piccolo sommergibile comunque sta per salpare. Dalla Dora Riparia si trasferirà momentaneamente sui Navigli. Non è detto che l’impresa sia esente da difficoltà pratiche, la perlustrazione preventiva è stata molto breve ed il via alle operazioni un po’ brusco.

Cambieranno alcune vecchie abitudini, niente più treno mattino e sera, niente messaggio dell’amica nel pomeriggio per un aperitivo in centro all’uscita dal lavoro e scambiare due parole… Niente di grave, ne arriveranno altre.

Una città che non adoro ma che mi suscita più di un bel ricordo ed in fondo qualcosa di bello ce l’ha anche lei. Un giro notturno di qualche tempo fa, alcune persone, la possibilità di attraversarla senza neanche vederla.
Magari imparerò ad orientarmi in una città concentrica senza cardo e decumano a deciderne le geometrie. Forse non sarà a lungo, forse qualche mese. Chissà.

Star Trek love affairs

Vada cauto, sia gentile. Non è una strada a senso unico — lei sa come si sente e questo è tutto.  È come si sente anche la ragazza. Non forzi le cose. Se la ragazza sente qualunque cosa per lei, lo saprà.
— Kirk, “Charlie X” (TOS), data astrale 1535.8

Entanglement

Questo strano termine descrive un complesso concetto di fisica quantistica che si dice non abbia analoghi nel mondo che conosciamo. Particelle a distanza possono presentare delle correlazioni anche se separate fisicamente.

Siamo proprio sicuri che nel mondo che conosciamo non succeda nulla del genere?

Morfeo

Giorni un po’ stressanti, viaggi, notti lunghe, sonni brevi. Arriva il fine settimana ma la levataccia mi tocca anche stamattina. Non posso mancare. Risultato: nel pomeriggio mi son sentito addosso come accumuli geologici di strati di sonno ed ho fatto qualcosa che da anni non succedeva, dormire di pomeriggio. Il sonno pomeridiano si porta dietro un accavallarsi di pensieri… persone, proposte su cui decidere, cambiamenti, programmi fino a confondersi l’un l’altro. Poi giunge il sonno.

Che bello risvegliarsi ed accorgersi che qualcuno ti ha pensato.

Due

Ricorrenze, numeri, coincidenze, scadenze, promesse, sogni, capitomboli, messaggi, paura degli equivoci, stress, musica, attese, programmi poco programmati, canzoni, giochi, citazioni, blog.

Questo è un riassunto.

Cosa dimentico?

Ricordi e immagini

Qualche giorno fa, ispirato da eventi accidentali, mi sono ricordato di una poesia che lessi su un’antolologia forse 15 anni fa. Di parole ne ricordavo poche ma mi rimase impressa la scena, come se l’avessi vista…

Ginocchi

Io sono uno studente
e studio su una terrazza
contro prati in pendio
dove erano galline su cui possono piombare falchetti detti sciss.
Da un pezzo una ragazza bruna fuorivia
va in altalena,
ogni poco mi vengono incontro
i suoi ginocchi lucenti.
Fingo di scrivere qualcosa e ad un tratto, nell’attimo che giunge alla mia altezza,
le chiedo una gomma da cancellare.
Lei subito salta giù, corre in casa,
torna fuori e mi dà soridendo
una gomma biancicante.
Cancello il bianco e poi col lapis
scrivo sulla gomma, in stampatello:
T’AMO.
La dichiarazione è così netta che arrossisco, l’attenuo fregandovi il pollice.
Adesso forse va bene, posso
restituire la gomma.
La ragazza scappa in casa,
non si fa più vedere.

Giorgio Orelli