Tappeto fucsia

Una decina di giorni fa, lungo il tragitto dal lavoro a casa a Milano, ho visto un grande (per i canoni milanesi) albero di Bougainvillea, carico di quei  “fiori”  (sono  brattee in realtà) dal magnifico colore fucsia. Una macchia di colore come solo le piante riescono a fare fra le case della periferia. Ora, dopo tanti giorni di pioggia, quei grappoli si son trasformati in un bellissimo tappeto dello stesso colore. Fra qualche giorno, quando il sole li avrà alleggeriti dall’acqua, magari un refolo di vento li spargerà tutto intorno ed un bambino osserverà incuriosito e meravigliato quella specie di foglia dallo strano colore, neanche fosse un petalo.. caduta sul cortile in cemento.

Io intanto conservo in testa l’immagine della pianta fiorita.

Da lontano

Qualche tempo fa, quando google maps era ancora una novità, mi aveva colpito una scoperta archeologica fatta per caso su delle foto satellitari viste esplorando i campi dei dintorni.

Trovo straordinario che su delle immagini prese da centinaia di km di distanza si possano scovare particolari non visibili anche passeggiando sullo stesso prato per mille volte.

Forse perché così si possono mettere insieme tante piccole cose che da vicino appaiono slegate tra loro?

Funziona anche con la storia: gli eventi che accadono giorno dopo giorno, sono tanti episodi dei quali ci sfugge la correlazione ma anni dopo il flusso complessivo ci appare più evidente.

Credo che funzioni pure per i nostri affanni, le nostre preoccupazioni, se ce li teniamo solo per noi, si affollano mille pensieri, emozioni, paure, sentimenti. Se c’è qualcuno a cui possiamo parlarne, a patto che egli ci ascolti oltre che sentirci, anche solo mentre cerchiamo di descrivere, di spiegare qualcosa può diventare più chiaro. Non c’è un google maps della nostra anima ancora, c’è però qualcuno di cui fidarci, se siamo fortunati.

Foglie

Le foglie stanno lì al sole, ne catturano i raggi e fanno crescere piante di cento metri e fiori dalle forme più varie, da milioni di anni mentre noi ci danniamo con i pannelli fotovoltaici per non riempire l’aria di anidride carbonica mentre loro la assorbono.

Foglie di ogni forma e dimensione, minuscole lenticchie verdi che vanno a coprire uno stagno fino a nasconderne l’acqua. Ninfee come minuscole isole per rane. Foglie di banano utilizzate come ombrello per un acquazzone tropicale. Foglie tonde, lunghe, larghe, a forma di cuore, lisce, frastagliate, coperte di morbida peluria.

Foglie accumulate negli anni che frusciano e crepitano sotto i nostri piedi.

Foglie che nascondono i funghi ma sembrano esser trasparenti al bravo cercatore.

In primavera, prima, timide, le preziose gemme con piccole macchie di verde, poi si trasforma tutto in un mondo verde, ancora più verde al primo sole dopo giorni di pioggia.

E poi l’autunno di mille colori, un’esplosione di gialli e e rossi prima di cedere il posto al grigio inverno. Non potrebbero semplicemente cadere? Forse è una magia…

C’è chi giura di aver visto, nel profondo del bosco, una fata.

Senza ritegno

Sono rari su questo blog i commenti politici ma sento nuovamente l’esigenza di indignarmi: tre settimane fa, esattamente il 21 marzo, un certo personaggio diceva: «Il prossimo premier, cioè io, dirà un secco no ai francesi». e poi «Penso ci sia la possibilità di concretizzare una cordata italiana in pochi giorni: sono assolutamente fiducioso su questo e credo anche che si possa fare con il sostegno di importanti istituti di credito». Ora che le elezioni sono cosa fatta, ecco che spunta un certo Putin Vladimir… che ringrazia con “Спасибо”.

Va bene che gli italiani abbiano poca memoria ma spero che tre settimane di ritenzione ci siano… senza darlo per scontato naturalmente.

Dubbio

Scrivere tutto o non scrivere nulla? Dubbi già intervenuti in passato quando gli argomenti diventano più personali e coinvolgenti. A chi può interessare? A qualcuno che mi conosce, che magari capirà poco o nulla di quanto riportato. Ai pochissimi che scoveranno qualcosa di già noto a loro. Forse a me che mi ritroverò a rileggere qualche frase fra un mese, un anno, dieci anni.. Saranno lontani ricordi ormai sepolti? Mi susciteranno ancora emozioni? Li ricorderò con rimpianto, nostalgia, rabbia o piacere? Magari me ne dimenticherò completamente anche se di questo francamente ne dubito. Mi lascerò guidare dal momento.

Alla faccia della libertà

Stasera ho visto su Blob una conferenza stampa di Berlusconi nella quale ha detto che si starebbe tutti meglio se non ci fossero i giornali e di esser contento il lunedì di Pasqua perché i giornali non sono in edicola… A me è sembrato incredibile che il leader di un partito che si chiama “Popolo della Libertà” possa anche solo pensare ad una frase del genere. I giornali non è che siano sempre liberi, anzi… ma un’affermazione del genere mi fa veramente paura. Qualcun altro indignato?

Un bell’inizio.